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Gent.le Dott.Lanzi,ho 36 anni e vivo in Finlandia.Il 19 luglio ho partorito con parto naturale il secondo figlio. Il 24 agosto mi hanno sottoposto ad intervento d'istetoscopia operatoria per rimuovere piccolo residuo placenta.Non mi è stato prescritto alcun farmaco. Dopo 4 giorni dall'intervento, alternando giorni di perdite abbastanza consistenti ad assenti e qualche dolore, mi é venuta febbre a 38. All'ospedale mi hanno fatto eco e constatato che nell'utero vi è ancora sangue fermo(tipo ematoma), dicendomi che tale sangue può infettarsi e dare febbre, non risulta infezione dall'analisi del sangue.Ho iniziato ieri terapia antibiotica, avrò controllo la prossima settimana.Che rischi corro se il sangue non verrà riassorbito o espulso? Ci sono farmaci o altri sistemi(docce calde, camminate)che possono agevolare la rimozione di questo sangue? Grazie.
Romina

L'antibiotico dovrebbe essere sufficiente potrebbero aggiungere dei farmaci per far contrarre l'utero ed agevolarne la spremitura del materiale all'esterno.

Dott.Giulio Lanzi

Medico Chirurgo Specialista in ginecologia e ostericia
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